La collezione si snoda in 4 coppie di orecchini realizzati in due misure, asimmetrici nella struttura grafica ma uguali nel soggetto e nella simbologia.
Kamon, il nome della collezione, significa “casa” e “emblema”. I kamon sono solitamente usati per identificare una famiglia e sono tramandati attraverso le generazioni. Indicano il lignaggio, la parentela e la posizione sociale di chi li indossa. Si paragonano spesso ai blasoni della cavalleria europea ma in realtà sono molto diversi perché nell’antico Giappone non esistevano i cognomi tranne che in rarissime eccezioni. Si basano su disegni geometrici o floreali, ciononostante alcuni possono rappresentare animali, fenomeni naturali o paesaggi. Si ritiene che in origine questi motivi fossero usati nei tessuti, per indicare l’appartenenza a un clan di samurai per distinguersi sul campo di battaglie ma poi nel dodicesimo secolo divennero principalmente stemmi araldici. La società del tempo era principalmente analfabeta e i Kamon divennero anche uno strumento di riconoscimento utile per le categorie artigianali, per templi e santuari e per troupe teatrali.
Le ragioni che portavano a scegliere un disegno come stemma potevano essere molteplici; leggende antiche collegate alla famiglia, simbologie e significati speciali di fiori o animali.
Nel periodo feudale gli stemmi non avevano il cerchio come cornice; solo alla fine del periodo Edo (1603-1868) gli stemmi furono iscritti in un cerchio. Il cerchio aveva due funzioni; la prima, di dare più importanza allo stemma contenuto, la seconda di distinguere i vari casati della stessa famiglia.
Fuji-mon
Il glicine simbolo di Amicizia
In questa coppia i due orecchini-kamon rappresentano il glicine simbolo di amicizia per la sua forma a grappolo e per il forte intreccio creato dai suoi rami. In Giappone è spesso donato come segno d’indissolubilità di un rapporto. Infatti, fu con questo simbolo, il Fuji-mon, che l’imperatore ricompensò il funzionario Nakatomi per i suoi servigi. Le strutture grafiche sono diverse: in un orecchino i grappoli intrecciati del glicine si dispongono ad anello continuo mentre nell’altro i due tralci, collocati con i capi e le code dell’uno contigui a quelle dell’altro, formano un elemento unico, come un abbraccio. La corona è unita da una foglia a forma di cuore ed è ascendente; questo ci suggerisce un atteggiamento ottimista.
Mokko-mon
Il fiore di cotogno simbolo di Fedeltà
In questa coppia i due orecchini Kamon riprendono il fiore del cotogno giapponese; considerato simbolo di fedeltà, infatti il suo frutto veniva regalato alle giovani donne quando le si voleva chiedere in sposa. È inoltre simbolo di prosperità. Nelle strutture grafiche i fiori sono iscritti entrambi in un cerchio decorativo di diverso spessore e forma. Il fiore di cotogno in uno dei due disegni ha una struttura wari, frazionata in due parti speculari mentre nell’altro il fiore a cinque petali è intero e circondato da stilizzazioni concentriche di questi cinque petali.
Tsuru-mon
Gru simbolo di Fortuna
In questa coppia i due orecchin rappresentano la gru, un animale associato alla lealtà e all’amore, oltre che alla forza. In Giappone è chiamato anche uccello della pace, infatti, quando qualcuno vede una gru è considerato di buon auspicio. Uno dei due ha una costruzione a specchio, dove un elemento è ripetuto uno di fronte all’altro in modo simmetrico mentre nell’altro l’animale ha una costruzione a cerchio formato dalle due ali aperte.
Ha-mon
Grande onda simbolo di Forza
In questa coppia gli orecchini in tessuto di Lebole Gioielli veicolano una grande onda con un significato simbolico e spirituale. Questo elemento naturale si può interpretare come una contrapposizione tra la forza della natura che incombe sulla fragile umanità. L’onda che rappresenta l’eterno movimento, la trasformazione e il dinamismo in uno orecchino è costruita a spirale ed è iscritta in un cerchio, forma legata all’idea di perfezione. Nell’altro orecchino le due onde sono invece costruite ad abbraccio. I due diversi kamon compongono una vera e propria scena narrativa con un’atmosfera paesaggistica.